
Alessandro Martire al pianoforte nel sito Unesco di Los Angeles

A Hollywood il musicista del concerto sul lago di Como
A un anno dal suo debutto negli Stati Uniti, Alessandro Martire è tornato a incantare il pubblico di Los Angeles. Dopo aver suonato su una piattaforma galleggiante sul Lago di Como, sul ghiacciato di Staz a St. Moritz, al tramonto nel deserto australiano o nel Charyn Canyon in Kazakhstan, il pianista e compositore italiano si è esibito al Barnsdall Gallery Theatre insieme al quartetto d'archi tutto al femminile Orchid Quartet. "La natura è la mia fonte di ispirazione - ha spiegato dal palco, mentre alle sue spalle scorrevano immagini di montagne innevate, prati in fiore, deserti rocciosi e laghi: i tantissimi paesaggi in cui si è esibito. "Quando suono immerso nella natura, la musica eleva il momento", ha detto. Eppure, per questo secondo tour nordamericano, ha immaginato location più "raccolte e intime, in cui si percepisca la storia". Da qui, la scelta della piccola sala all'interno della Hollyhock House, disegnata nel 1919 dall'architetto Frank Lloyd Wright sulle colline di Hollywood, unico sito protetto dall'Unesco nella megalopoli californiana. "Anche questo pianoforte è storico", ha esclamato accarezzando lo strumento durante un saluto al pubblico che riempiva la sala. Martire non ha potuto portare Oltreoceano il suo iconico Waves, pezzo unico progettato su misura dall'architetto Claudio Bargna di Cantù, la sua città natale. "Spero di trascorrere più tempo in California", ha confidato al Los Angeles Times che l'ha intervistato per l'occasione, "e per questo sto facendo costruire una versione del mio Waves qui in Nord America". Martire, 32 anni, ha studiato musica privatamente, mentre si laureava in scienze politiche a Milano e avviava una carriera in quel campo. Un'esperienza formativa al prestigioso Berklee college of Music di Boston lo ha convinto a dedicarsi appieno alla prima delle due passioni: così è sbocciata quella sua particolare fusione di classica contemporanea con venature pop, elettroniche, di minimalismo e crossover. Melodie perfette per il cinema, considera citando tra i maestri che lo ispirano Ennio Morricone e Ludovico Einaudi.
M. Oliveira--JDB